Penny di indulgenza
L’Ablasspfennig è un oggetto raro e di grande rilevanza storica dal punto di vista numismatico, strettamente legato alla pratica delle indulgenze nel Medioevo e nella prima età moderna. Non si tratta di una moneta classica in senso economico, bensì di una moneta commemorativa o souvenir coniata in occasione dell’acquisto di un’indulgenza ecclesiastica. Questi penny venivano spesso emessi come prova visibile o come souvenir religiosi per le donazioni con cui i fedeli potevano, secondo gli insegnamenti dell’epoca, comprarsi la remissione delle pene temporali per i propri peccati.
Dal punto di vista numismatico, i penny delle indulgenze sono considerati oggetti di devozione – oggetti di culto religioso – e sono oggi preziosi oggetti da collezione che forniscono una visione approfondita della storia della pietà e della concezione monetaria della fede nel loro tempo. Molte di queste monete risalgono alla fine del XV e all’inizio del XVI secolo, un periodo in cui il commercio delle indulgenze giocava un ruolo centrale nel finanziamento dei progetti ecclesiastici. Particolarmente noto è il legame tra tali pratiche di indulgenza e la costruzione della Basilica di San Pietro a Roma, nonché l’emergere di predicatori di indulgenze come Johann Tetzel, eventi che alla fine scatenarono la Riforma di Martin Lutero.
Dal punto di vista del design, i penny delle indulgenze presentano spesso motivi religiosi come la croce, la Sacra Famiglia, Gesù Cristo, santi o persino stemmi ecclesiastici. Le iscrizioni in latino o nella rispettiva lingua nazionale indicano lo scopo dell’indulgenza o l’istituzione che l’ha emessa. Queste monete erano spesso realizzate in metalli comuni come stagno o ottone e, meno comunemente, in argento. La bassa tiratura di molti esemplari, il loro stato di conservazione e la loro classificazione storica determinano oggi il loro valore collezionistico e li rendono oggetti ricercati sul mercato numismatico.
Per i numismatici, l’analisi dei penny dell’indulgenza rappresenta un affascinante punto di incontro tra simbolismo religioso, storia sociale e arte della coniazione. Non solo documentano l’influenza della Chiesa sulla vita quotidiana delle persone, ma riflettono anche i cambiamenti nei rapporti di potere ecclesiastico e nelle pratiche religiose. Allo stesso tempo, illustrano quanto fossero strettamente intrecciate le transazioni monetarie e le credenze religiose nel tardo Medioevo. Chiunque sia interessato ai penny dell’indulgenza si troverà immerso in un’epoca di sconvolgimenti che ha avuto un impatto duraturo non solo sulla monetazione, ma anche sull’intera storia intellettuale dell’Europa.