Złoty
Lo złoty è l’unità monetaria tradizionale della Polonia e riveste un ruolo importante anche nella numismatica. Il nome “złoty” significa letteralmente “il dorato” e fa riferimento al suo significato originario di moneta d’oro. Il termine złoty era già in uso in Polonia nel XIV secolo, inizialmente non per una moneta propria, ma come misura di valore per le monete d’oro straniere come il ducato o il fiorino ungherese, allora ampiamente utilizzate nel commercio.
Lo złoty fu effettivamente introdotto come denominazione ufficiale della moneta nel XVI secolo nell’ambito di una riforma monetaria globale. All’epoca, lo złoty fu introdotto come unità di conto, con un valore iniziale pari a 30 groszy. Nel corso del tempo, divenne anche una moneta coniata in metallo vero, inizialmente in argento, poi in carta o in leghe moderne. La valuta era stabile ed era riconosciuta in varie forme anche dai paesi confinanti, il che ne aumentò l’importanza numismatica oltre i confini della

Polonia. Durante la spartizione della Polonia tra il XVIII e il XIX secolo, lo złoty fu sostituito da altre valute nei vari territori occupati, come il rublo russo e il fiorino austriaco. Dopo aver riconquistato l’indipendenza nel 1918, lo złoty fu reintrodotto come valuta nazionale nel 1924. Le monete in złoty di questo periodo sono interessanti anche per i numismatici, poiché non solo riflettono le riforme monetarie, ma documentano anche i cambiamenti politici e culturali.
Oggi lo złoty (abbreviato PLN) è la valuta ufficiale della Polonia. Nel campo numismatico è particolarmente interessante per il gran numero di monete commemorative, coniazioni storiche del periodo tra le due guerre e monete della Polonia socialista. I collezionisti apprezzano sia le prime monete d’argento in złoty del XVI-XVIII secolo, sia le serie moderne della Banca Nazionale Polacca, emesse in oro e argento per varie occasioni. Lo złoty non è quindi solo una valuta stabile, ma anche un importante bene culturale nel mondo della numismatica.